martedì 1 marzo 2016

Antonio Spadaro, "Lontano dentro se stessi" (Ed. Jaca Book)

di Guglielmo Peralta 

L’analisi di Antonio Spadaro delle opere di Pier Vittorio Tondelli è un esempio di etica professionale, perché condotta con l’atteggiamento critico di chi ha assunto con coscienza e con senso di responsabilità quella che Karl Rahner chiama «la missione del letterato»: una “vocazione” a «discernere», a ricercare in tanta letteratura trasgressiva – ove spesso si annida il vuoto, il dolore, l’abbandono – un varco, una «uscita di sicurezza», una domanda o un’ «attesa di salvezza». In Spadaro questo metodo di lettura, fondato sul «discernimento», trova il suo campo di applicazione proprio nell’opera tondelliana, dove la «discesa agli inferi» è l’esperienza necessaria per la «via d’accesso» alla salvezza.
Grazie allo sguardo che «discerne», che vede in profondità, è possibile rileggere, sotto quest’ottica salvifica, quel vasto e variegato corpus letterario che, a partire dai poeti “maledetti”, si distende con Flaubert e Zola e poi ancora con Beckett, Henry Miller, Salinger, Cèline, Bukovsky, fino alla beat generation e al postmoderno trovando in Tondelli un epigono, il quale, se da un lato, sotto le «spinte prometeiche e dionisiache» degli anni ’80 sembra omologare in quel corpus la propria esistenza, dall’altro lato, trova proprio nel racconto (per molti aspetti tragico) della vita e del mondo le «linee di fuga», un cammino di luce, di cui anche il lettore è chiamato a prendere coscienza, mettendo da parte i pregiudizi inconsapevoli, facendosi egli stesso interprete del testo. Ciò perché, secondo la lezione di Gadamer, qui ricordata e messa in pratica da A. Spadaro, «la lettura (…) non è un processo di interiorizzazione ma di interazione» e, in quanto tale, rende il lettore capace di cor-rispondere all’appello-domanda che essa (il testo) gli rivolge e che qui, in particolare, si traduce in quella «attesa di salvezza» che pervade e attraversa l’intera opera tondelliana, della quale il nostro Spadaro è scrupoloso interprete.

Nessun commento:

Posta un commento