di Alberto Maira
E’ una storia terribile ed insieme dolcissima, avvincente quanto impressionante, eloquente e carica di speranza. Utilissima per quanti ogni giorno fremono per i propri figli, per il loro presente, per il loro futuro, per le loro sregolatezze, per le loro vite talvolta vuote e tristi. Ma è un libro da porre nelle mani degli adolescenti, dei giovani tentati dalle notti spericolate e dalle giornate inutili, travolti da una pratica filosofia del nulla, figlia del tempo che sembra avere e dare tutto e che non offre niente di veramente appagante.
E’ la storia vera di una giovane polacca, Ania Goledzinowska, che dalla tristezza di un’infanzia vissuta in una patria grandiosa ed insieme sfortunata, passata attraverso una delle disgrazie più grandi che il mondo moderno abbia conosciuto, il comunismo, una ragazza che ha vissuto i giorni della speranza liberatrice dalla tirannia, ma che spesso e volentieri, anzichè tornare alla propria migliore identità storica, ha ceduto alla tentazione di inseguire il mondo dissoluto dei piaceri mondani, il peggio dell’occidente libero, i falsi miti di un materialismo pratico, privo di valori e di prospettive. Ma si tratta anche della vita di una ragazza che è passata dalle fasi della crisi della famiglia che sta vivendo quel mondo e il nostro mondo: una madre che non si interessa a lei, un padre alcolizzato e poi deceduto, gli amori della madre nello stesso letto in cui stava anche lei, della quale hanno anche abusato. L’arrivo di una sorellina, Natalka, con la quale non si capirà, già drogata da bambina, come lei del resto. Ania sogna un castello incantato, sogna un futuro nel mondo della moda e dell’arte, dei piaceri e del denaro, della spensieratezza e degli amori. Quindi sogna l’occidente e l’Italia. E dopo un’ adolescenza dura e difficile fatta di abusi, la vita per strada, la droga, la violenza, Ania arriva in Italia con la promessa di fare la modella. Dopo un tempo da schiava dei padroni dei locali notturni, schiava in tutto e per tutto, riesce a farsi strada nel mondo della moda, ottiene soldi, benessere e bella vita. La giovane però non è felice, cade in depressione, fa uso di cocaina e si brucia il cervello e il fisico. Mentre appena arrivata in Italia trova infatti prima a Torino, poi a Milano e oltre, la dissoluzione più tragica, la perdita della libertà, la violenza sessuale, psicologica, morale e poi ancora l’alcool gli „amori” senza amore, ricatti e la vita dei night, raggiunge anche più tardi le vette del gossip, della ricchezza a buon mercato, le grosse macchine e le belle case, lo champagne e le cameriere, i viaggi ma al tempo stesso tanto, tanto vuoto e tante nuove lacrime. Diverse da quelle della sua Polonia comunista e post-comunista, ma non meno terribili. I suoi amori e le sue compagnie, il suo mondo di amicizie non è roba da poco per chi sognava il successo. Fidanzata con Francesco Baccini, top model coinvolta nelle feste ad Arcore, fidanzata con Paolo Enrico Beretta nipote di Berlusconi, e con Cristiano De André, esce la sera con Emanuele Filiberto di Savoia ed è tutta avvolta da un mondo patinato.
L'esperienza che vive Ania, protagonista del romanzo-verità „ Salvata dall’inferno”, volume edito in Italia da Sugarco e tradotto adesso in varie lingue, è l'avventura di chi venuta dalla Polonia in Italia per inseguire un sogno si ritrova a dover affrontare una serie di esperienze crude che sono tragicamente la storia di tutto un mondo, venuto dall’est europeo e non solo, che ha seguito le stesse illusioni e gli stessi fallimenti di Ania. Ma l’esperienza di Ania ad un certo punto si fa diversa e diviene esemplare per tutti noi. In uno dei momenti più oscuri, la fede l’aiuterà a uscire dal buio. Il Signore le indica la vera strada della vita e a differenza di chi si tappa le orecchie, Ania comincia ad ascoltare. Medjugorje fa la sua parte. Gli uomini – per esempio Paolo Brosio – pure. Ma il rendere disponibile il proprio cuore e la propria intelligenza è la chiave di volta. Vive per un periodo a Medjugorje, fonda l’associazione „Cuori puri”, che presto si diffonderà tra i giovani in Italia e oltre.- Di questa proposta di vita parlerà poi in un altro volume „Dalle tenebre alla luce”-. Un’associazione che nella preghiera e nella castità prematrimoniale avrà il nucleo centrale della proposta. Un’associazione che attraverso la testimonianza di Ania si porrà a difesa del vero amore e del matrimonio, della famiglia vera e della vita mai come oggi minacciata. Un’associazione che farà una proposta veramente trasgressiva per i nostri giorni: proporrà ai giovani di non concedersi, di essere controcorrente davvero. Poi Ania conoscerà un giovane pugliese, Michele Doto, che sposerà - lo scorso anno. Per il matrimonio la madre di lei farà il regalo - a detta di Ania - più bello: per la prima volta nella sua vita si confesserà e farà la S.Comunione. Storie di peccato e di redenzione, di dolore e di gioia, narrate in uno stile talvolta crudo e schietto, spontaneo e avvincente. Si tratta di un libro - testimonianza che non dovrebbe mancare nelle case e nelle scuole, là dove ci si pone il problema della formazione e dei valori veri della vita, tra quanti sono pensosi per il futuro dei nostri giovani e dei non meno smarriti genitori. E’anche un invito ad un percorso di vita nuovo per i giovani, un percorso veramente „alternativo” rispetto ad un mondo ossessivamente vuoto che è quello propostoci da una „modernità” fallita, fallimentare e deludente.
E’ la storia vera di una giovane polacca, Ania Goledzinowska, che dalla tristezza di un’infanzia vissuta in una patria grandiosa ed insieme sfortunata, passata attraverso una delle disgrazie più grandi che il mondo moderno abbia conosciuto, il comunismo, una ragazza che ha vissuto i giorni della speranza liberatrice dalla tirannia, ma che spesso e volentieri, anzichè tornare alla propria migliore identità storica, ha ceduto alla tentazione di inseguire il mondo dissoluto dei piaceri mondani, il peggio dell’occidente libero, i falsi miti di un materialismo pratico, privo di valori e di prospettive. Ma si tratta anche della vita di una ragazza che è passata dalle fasi della crisi della famiglia che sta vivendo quel mondo e il nostro mondo: una madre che non si interessa a lei, un padre alcolizzato e poi deceduto, gli amori della madre nello stesso letto in cui stava anche lei, della quale hanno anche abusato. L’arrivo di una sorellina, Natalka, con la quale non si capirà, già drogata da bambina, come lei del resto. Ania sogna un castello incantato, sogna un futuro nel mondo della moda e dell’arte, dei piaceri e del denaro, della spensieratezza e degli amori. Quindi sogna l’occidente e l’Italia. E dopo un’ adolescenza dura e difficile fatta di abusi, la vita per strada, la droga, la violenza, Ania arriva in Italia con la promessa di fare la modella. Dopo un tempo da schiava dei padroni dei locali notturni, schiava in tutto e per tutto, riesce a farsi strada nel mondo della moda, ottiene soldi, benessere e bella vita. La giovane però non è felice, cade in depressione, fa uso di cocaina e si brucia il cervello e il fisico. Mentre appena arrivata in Italia trova infatti prima a Torino, poi a Milano e oltre, la dissoluzione più tragica, la perdita della libertà, la violenza sessuale, psicologica, morale e poi ancora l’alcool gli „amori” senza amore, ricatti e la vita dei night, raggiunge anche più tardi le vette del gossip, della ricchezza a buon mercato, le grosse macchine e le belle case, lo champagne e le cameriere, i viaggi ma al tempo stesso tanto, tanto vuoto e tante nuove lacrime. Diverse da quelle della sua Polonia comunista e post-comunista, ma non meno terribili. I suoi amori e le sue compagnie, il suo mondo di amicizie non è roba da poco per chi sognava il successo. Fidanzata con Francesco Baccini, top model coinvolta nelle feste ad Arcore, fidanzata con Paolo Enrico Beretta nipote di Berlusconi, e con Cristiano De André, esce la sera con Emanuele Filiberto di Savoia ed è tutta avvolta da un mondo patinato.
L'esperienza che vive Ania, protagonista del romanzo-verità „ Salvata dall’inferno”, volume edito in Italia da Sugarco e tradotto adesso in varie lingue, è l'avventura di chi venuta dalla Polonia in Italia per inseguire un sogno si ritrova a dover affrontare una serie di esperienze crude che sono tragicamente la storia di tutto un mondo, venuto dall’est europeo e non solo, che ha seguito le stesse illusioni e gli stessi fallimenti di Ania. Ma l’esperienza di Ania ad un certo punto si fa diversa e diviene esemplare per tutti noi. In uno dei momenti più oscuri, la fede l’aiuterà a uscire dal buio. Il Signore le indica la vera strada della vita e a differenza di chi si tappa le orecchie, Ania comincia ad ascoltare. Medjugorje fa la sua parte. Gli uomini – per esempio Paolo Brosio – pure. Ma il rendere disponibile il proprio cuore e la propria intelligenza è la chiave di volta. Vive per un periodo a Medjugorje, fonda l’associazione „Cuori puri”, che presto si diffonderà tra i giovani in Italia e oltre.- Di questa proposta di vita parlerà poi in un altro volume „Dalle tenebre alla luce”-. Un’associazione che nella preghiera e nella castità prematrimoniale avrà il nucleo centrale della proposta. Un’associazione che attraverso la testimonianza di Ania si porrà a difesa del vero amore e del matrimonio, della famiglia vera e della vita mai come oggi minacciata. Un’associazione che farà una proposta veramente trasgressiva per i nostri giorni: proporrà ai giovani di non concedersi, di essere controcorrente davvero. Poi Ania conoscerà un giovane pugliese, Michele Doto, che sposerà - lo scorso anno. Per il matrimonio la madre di lei farà il regalo - a detta di Ania - più bello: per la prima volta nella sua vita si confesserà e farà la S.Comunione. Storie di peccato e di redenzione, di dolore e di gioia, narrate in uno stile talvolta crudo e schietto, spontaneo e avvincente. Si tratta di un libro - testimonianza che non dovrebbe mancare nelle case e nelle scuole, là dove ci si pone il problema della formazione e dei valori veri della vita, tra quanti sono pensosi per il futuro dei nostri giovani e dei non meno smarriti genitori. E’anche un invito ad un percorso di vita nuovo per i giovani, un percorso veramente „alternativo” rispetto ad un mondo ossessivamente vuoto che è quello propostoci da una „modernità” fallita, fallimentare e deludente.
Allora ci risiamo: il Peccato con la "P" maiuscola rimane quello contro il 6° comadamento.
RispondiEliminaLa 3° guerra mondiale a pezzi come dice Papa Francesco è un peccato contro il 5° comandamento ma per questi peccatori nessuno parla di inferno. Mah nonso più cosa dire!!!