sabato 7 marzo 2015

AMMIRATE BIOGRAFIE, Incontri e profili di siciliani e non di Tommaso Romano (Edizioni Arianna)

di Marcello Falletti di Villafalletto
 
 
    Alcune di queste figure sono abbastanza conosciute anche da noi che non siamo siciliani: Don Divo Barsotti, Ninni Cassarà, Antonino D’Alia, Giuseppe Montalbano, altri meno e per le nuove generazioni, forse è la prima volta che ne apprendono l’esistenza; ma attraverso i brevi e significativi tratti, l’Autore, con incisive pennellate, ce li rende già partecipi della nostra esistenza.
     Per alcuni gli sono servite poche pagine, sufficienti a ricreare l’intera esistenza fortemente impegnata e motivata che ad ogni riga si allarga, a macchia d’olio, ad una catena infinita, diventata veramente un patrimonio inestimabile.
     Scrive ancora la Ruta: «Alcune sono ampie e dettagliate, altre mirano di più al ricordo, al dato umano (Amelia Armò, Raniero Alliata di Pietratagliata, Ninni Cassarà), altre vivono della riconoscenza per ciò che da loro ha appreso, nella condivisione delle scelte culturali ed esistenziali, come quelle di Francesco Carbone e di Giacomo Giardina, di Dino Grammatico e di Nino Muccioli o di Cristina Campo, una vera sua scoperta questa, e di Caterina Artale Sanfilippo. E in proposito è da sottolineare l’attenzione che Romano volge alle donne, donne di pensiero e di intelletto naturalmente, donne sapienti, che nulla hanno da invidiare agli uomini, come Lina Caico, oltre quelle già nominate, antesignana di intellettualità femminile.
     Altri profili sono di uomini ignoti ai più, come il politico e storico Antonino D’Alia o come l’etnologo e pedagogo Giovanni Denaro, altri conosciuti, ma non troppo, pronti ad un’illuminazione attenta che ne sveli i veri attributi».
     Ottimamente azzeccata la scelta del titolo “Ammirate biografie”, perché appena lette, diventano inesauribile tesoro culturale, che allargandosi dal loro essere siciliane, diventano nazionali, ma che sarebbero degne anche di oltrepassare i confini della nostra ristretta Italia, dove la cultura, la lettura e lo sviluppo delle menti, sembra essere l’ultima delle necessità di questi anni, fortemente deviati, bruciati e perduti in favore dell’effimero che sopraffa anche la semplicità della vita quotidiana.
     Un invito a leggere, queste pagine, perché l’Autore, con la facilità del suo scrivere, aiuta non solamente a scoprire ciò che non conosciamo ma ci favorisce ad allargare notevolmente il nostro orizzonte, troppo stanziale, arrestatosi davanti a ciò che viene propagandato per “vera” cultura.
 
L’Autore, in questo interessante volume, ha anticipato, in modo temporale, certi noti giornalisti televisivi, facendo seguito anche a storici del passato che, attraverso brevi profili, delineano personaggi autorevoli della cultura, della politica ecc.; Tommaso Romano ha in più il pregio che queste figure gli sono servite per tracciare una autobiografia, dove questi uomini della cultura, siciliani per la maggior parte, incontrati e conosciuti, «studiati, amati come maestri, da cui, come da una inesauribile linfa, ha tratto alimento per la sua formazione di uomo, di docente, di politico, di intellettuale e attraverso cui scopre a se stesso e agli altri il suo più vero io», come ha ben evidenziato Anna Maria Ruta nella nota introduttiva.

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