È
appena uscito dalla tipografia il nuovo libro del grande Giorgio Bàrberi
Squarotti “Le finte allegorie” (Ed. Eva, Collana “L’Albatro”, Venafro 2016, pp.
120, € 15,00. ISBN 978-88-97930-83-9).
Già il titolo di
questo libro – scrive tra l’altro
Giuseppe Napolitano in prefazione – sembra voglia mettere sull’avviso il
lettore, magari quello meno smaliziato, il quale comprenda quanto ci sarà di
gioco nel viaggio che sta per intraprendere: ci sono allegorie, ma sono finte,
quindi è tutto reale? È così che deve intendersi, chissà. Ma dalle prime pagine
si afferra il bandolo della matassa e sarà poi abbastanza facile scioglierla.
Oddio, senza aspettarsi più di quello che c’è e si vede subito: la gioia di una
tavola imbandita e ricca di ogni leccornia (e absit iniuria verbis, in questo caso è proprio il caso di
sottolinearlo). Appena “le due cameriere, castana l’una, l’altra bionda,
entrambe amabili e giustamente giovani, si siano spogliate nude” nell’oste-ria
di Clusone, comincia la giostra e non la smette più di girare, fino alla fine
del libro – un ritornello, un refrain, un rondò... insomma una ludica frenesia
che trascina verso un finale subito atteso poiché giustamente immaginato (per parafrasare stavolta il gioco
linguistico dell’autore). Ma prima di arrivarci converrà visitare stazioni di
posta e sontuose abitazioni, siti archeologici e squallide dimore di
mercanti... Senza dimenticare (altra subliminale dichiarazione d’intenti) che
«questo istante è vero solo mentre tu lo scrivi»...
Giorgio
Bàrberi Squarotti è nato a Torino il 14 settembre 1929. Si è laureato in
letteratura italiana con Giovanni Getto nell’Università di Torino, dove ha poi
insegnato come ordinario di italianistica dal 1967 al 2002 e di cui è ora
professore emerito. Ha diretto e organizzato la redazione del Grande Dizionario
della Lingua italiana della casa editrice Utet, rivedendolo personalmente lemma
per lemma. Ha pubblicato un gran numero di volumi di saggi critici dedicati ad
autori della nostra letteratura da Dante ai contemporanei e quasi altrettante
raccolte di versi.
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