sabato 31 gennaio 2015

“L’arcobaleno” di Adalpina Fabra Bignardelli

Di Rita Elia

Abbiamo abbandonato per un paio d’ore i nostri ritmi frenetici, il nostro cellulare, la Tv, il computer, tutti quegli strumenti tecnologici che oggi “educano” il mondo e che credo abbiano provocato quel distacco dal nostro profondo dove alberga la spiritualità dell’individuo. Si preferisce cercare al di fuori di sé il senso della vita e ci si rende conto che si rischia di perdere il senso di se stessi, la sintonia tra il cuore e la mente. Nella nostra società, l’individualismo è dilagante, si vanno perdendo i valori della solidarietà ed è proprio in questo momento storico di crisi in tutti i sensi, che l’umanità ha bisogno di poesia,una poesia che abbia funzione pedagogica, che crei occasione di incontrarsi ed incontrarci e credo che meriti il nostro grazie la nostra autrice che oggi presenta la sua terza silloge poetica dal titolo “L’Arcobaleno”. Un titolo felice per indicare la pluralità dei colori della vita e  dei sentimenti umani, la promessa di Dio all’uomo inserito tra cielo e terra.    E a questo proposito voglio leggervi una leggenda legata all’Arcobaleno che ha tanto da dirci e da darci, come la poesia di Adalpina, racchiusa tra le pagine del libro.
“Tanto tempo fa i colori fecero una lite furibonda. Tutti si proclamavano il migliore in assoluto, il più importante, il più utile, il favorito.      
                           
Il VERDE disse: " Chiaramente sono io il più importante. Io sono il segno della vita e della speranza. Io sono stato scelto dall'erba, dagli alberi, dalle piante. Senza di me tutti gli animali morirebbero. Guardatevi intorno nella campagna e vedrete che io sono in maggioranza...”
                                          
 Il BLU lo interruppe: "Tu pensi solo alla terra, ma non consideri il cielo ed il mare!!E' l'acqua la base della vita che viene giù dalle nuvole nel profondo del mare. Il cielo dà spazio, pace e serenità. Senza di me voi non sareste niente...                                                                                                                 " Il GIALLO rilanciò: "Voi siete tutti così seri! Io porto sorriso, gioia e caldo nel mondo. Il sole è giallo, la luna è gialla, le stelle sono gialle. Quando fioriscono i girasoli, il mondo intero sembra sorridere. Senza di me non ci sarebbe allegria... 
                                                                                             
 L'ARANCIONE si fece largo: " Io sono il colore della salute e della forza. Posso essere scarso, ma prezioso perché io servo per il bisogno della vita umana. Io porto con me le più importanti vitamine. Pensate alle carote, zucche, arance, mango e papaia. Io non sono presente tutto il tempo, ma quando riempio il cielo nell'alba e nel tramonto,la mia bellezza è così impressionante che nessuno pensa più ad uno solo di voi..."  
                                           
Il ROSSO poco distante urlò: "Io sono il re di tutti voi. Io sono il colore del sangue ed il sangue è vita, è il colore del pericolo e del coraggio. Io sono pronto a combattere per una causa, io metto il fuoco nel sangue,senza di me la terra sarebbe vuota come la luna. Io sono il colore della passione, dell'amore, la rosa rossa, il papavero.."      
                                                            
Il PORPORA si alzò in tutta la sua altezza. Era molto alto e parlò con voce in pompa magna: " Io sono il colore dei regnanti e del potere. Re, capi e prelati hanno sempre scelto me perché sono il segno dell'autorità e della sapienza. Le persone non domandano... a me essi ascoltano ed obbediscono!..."          
Infine parlò l'INDACO molto serenamente, ma con determinazione:" Pensate a me, io sono il colore del silenzio, voi difficilmente mi notate, ma senza di me diventate tutti superficiali. Io rappresento il pensiero e la riflessione, il crepuscolo e le acque profonde... Voi tutti avete bisogno di me per bilanciare e contrastare, per pregare ed inneggiare alla pace...
"E così i colori continuarono a discutere ognuno convinto di essere superiore agli altri. Litigarono sempre più violentemente senza sentire ragioni. Improvvisamente un lampo squarciò il cielo seguito da un rumore fortissimo. Il tuono e la pioggia che seguì violenta li impaurì a tal punto che si strinsero tutti insieme per confortarsi... Nel mezzo del clamore la PIOGGIA iniziò a parlare:" Voi sciocchi colori litigate tra di voi e ognuno cerca di dominare gli altri...Non sapete che ognuno di voi è stato fatto per un preciso scopo unico e differente? Tenetevi per mano e venite con me". Dopo che ebbero fatto pace, essi si presero tutti per mano. La PIOGGIA continuò: "D'ora in poi, quando pioverà ognuno di voi si distenderà attraverso il cielo in un grande arco di colori per ricordare che voi vivete tutti in pace. L'arcobaleno è un segno di speranza e di Pace per il Domani.....
La Poesia di Adalpina Fabra Bignardelli è un panorama di colori in perfetta armonia, che scivola tra profumi ed essenze, che offre al lettore la bellezza delle parole, il significato della vita, i motivi più alti del linguaggio terreno per una società sempre più bisognosa di trovare nella poesia il proprio habitat delle verità. Una lettura rilassante, omogenea che induce a riflettere, a pensare per sapere guardare la vita con occhi nuovi; un’ossigenante farmaco per il cuore dell’umanità, saggezza di vita che la nostra poetessa ci offre attraverso il suo tessuto di emozioni.
Nel mondo di Seb l’Autrice fa una dedica ad un amico pittore dicendo che egli attraverso i colori, da alle cose le ali dei sogni…d’altronte l’arcobaleno ha sempre affascinato gli uomini per la sua bellezza e la natura misteriosa, ma anche la nostra poetessa crea immagini di vita in “Stella mattutina. Credo che un pittore per lasciarsi ispirare, basterebbe  che entrasse nel tuo mondo, cara Adalpina, in queste pagine del tuo Arcobaleno che abbraccia l’Universo, ponte tra cielo e terra, attraverso la tua spiritualità, profondità, fede e amore per le grandi e le piccole cose… che sai osservare e dipingere attraverso la tua anima.
Chiudo con 5 versi della nostra Autrice della poesia “Ricerca” a pag. 68, che racchiudono il perenne interrogativo dell’uomo in cammino su questa terra
“Ognuno ha il suo cammino
amaro o pur felice
girovagando intorno
cerchiamo in fondo tutti
Il senso della vita”.
                                                                            

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