Ma davvero i medioevali hanno creduto che le donne non abbiano l’anima, che la Terra sia piatta, che le streghe si nascondano dietro ogni angolo del mondo, che la fede si possa imporre con la violenza perché il fine giustifica i mezzi? Sul serio, come ci racconta la televisione, le crociate, l’Inquisizione e la conquista spagnola delle Americhe sono stati abusi turpi? E allora è vero, come ci viene raccontato sin dai primi banchi di scuola, che l’Illuminismo e le rivoluzioni abbiano finalmente liberato l’uomo dal giogo ecclesiastico? E pure, come si legge sui quotidiani e sui rotocalchi, che la scienza dimostri inconfutabilmente che l’uomo e la scimmia discendano dal medesimo antenato, che la scienza e la fede siano incompatibili, che l’intelligentissima Ipazia, l’illuminato Giordano Bruno, lo sconfortato Galileo Galilei e il simpatico conte di Cagliostro siano martiri caduti in nome della libertà di pensiero? Che Martin Lutero avesse ragione a scagliarsi contro la vendita delle indulgenze, che i Papi siano sempre stati dei campioni di corruzione, che il culto mariano sia una pura idolatria cattolica, che Gesù sia stato solo un uomo come tutti gli altri, per di più marito di Maria Maddalena, e che la storia della sua vita raccontata nei Vangeli sia un semplice romanzo, bruttarello, tardo e imposto alle coscienze dalla nefanda alleanza fra trono e altare?
No, non è vero, e ci sono una gran quantità di prove che permettono di dimostrarlo; prove spesso alla luce del sole, se non persino alla portata di tutti, facili da consultare e semplici da comprendere, eppure censurate o nascoste dalla cultura che va oggi per la maggiore. Perché? Perché dando retta a quelle prove ci si dovrebbe arrendere alla realtà dei fatti, quella realtà che racconta e documenta tante verità dimenticate, come il fatto che in Occidente il monachesimo sia stato un fattore di civilizzazione imprescindibile, o che i “secoli bui” del Medioevo abbiano inventato gli occhiali e il riscaldamento centralizzato, o che la partita doppia e l’economia di mercato siano nate nei conventi francescani, o che gli ospedali siano una benemerita invenzione cristiana (e di santi) che prima non esisteva. E che invece il protestantesimo, il razionalismo, il socialismo, i fascismi, i nazionalismi e il relativismo oggi travestito da ecologismo o da teoria del gender hanno prodotto danni, decadenza e financo regresso. Ci si dovrebbe cioè arrendere all’evidenza: non solo che la fede cattolica è ragionevolmente credibile e solidamente fondata, ma anche che la morale che ne consegue è l’ autentico umanesimo e la cultura che ne deriva è un fattore di progresso senza eguali nella storia.
Per questo da oggi esistono le 600 pagine del Dizionario elementare di apologetica, un’opera di carità intellettuale curata da Gianpaolo Barra, Mario A. Iannaccone e Marco Respinti per i tipi dell’Istituto di Apologetica, che edita Il Timone.
Sono oltre 140 “voci” compilate da 36 esperti: storici e archeologi, esperti di bioetica, teologi, medici, psicologi, scienziati ed economisti.
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