Un
secolo fa, tra l’agosto del 1914 e il maggio del 1915, mentre in Europa già
infuriava lo scontro tra gli eserciti delle più importanti potenze, l’Italia fu
teatro al suo interno di contrapposizioni spesso drammatiche che riguardarono
fronti compositi, uno favorevole all’entrata in guerra, l’altro contrario. In
questo libro si ricostruiscono le fasi attraverso cui il sindacalismo
rivoluzionario italiano – o meglio, alcune delle sue più rappresentative
componenti – passò dal campo neutralista a quello interventista e quanto pesò
tale contributo. Un’approfondita analisi permette, inoltre, di comprendere le
condizioni critiche in cui si trovava il movimento rivoluzionario nel nostro
Paese – socialisti, anarchici, sindacalisti e repubblicani – al momento
dell’attentato di Sarajevo (28 giugno 1914) e all’inizio delle agitazioni in
favore dell’entrata dell’Italia nel Primo conflitto mondiale a fianco delle
forze dell’Intesa. Un ulteriore apporto alla comprensione delle origini del
fascismo.
Per
approfondimenti: www.stefanofabei.it
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