di Francesca Luzzio
Realtà e sogno, esperienza concreta ed immaginazione
onirica si fondono insieme ne le “ Avventure dell’anima” di Giorgio Barberi
Squarotti. Descrizioni paesaggistiche,
nomi propri di fiumi e paesi si collegano alla realtà, al quotidiano vissuto
dall’autore, ma nello stesso tempo la precisazione descrittiva tende a
trascolorare in un immaginifico che supera il concreto per eternarsi in una
significazione e in una funzione altre, per trasvolare dall’hic et nunc ed immergersi in un altrove valoriale che nella difficoltà dell’esserci, tuttavia non manca di esistere e “non
importa se sono solo immagini \ se così io moltiplico il mio tempo \ e anche la
vostra vita” ( Autoritratto, pag.33), se insomma, grazie ad esse si riesce a
vivere più a lungo perché alla vita danno significazione. Ma chi è l’io che
moltiplica il tempo del poeta e anche il
nostro, descrivendo se stessa che descrive il suo “ritratto”come in un”...gioco
dello specchio \ che si rispecchia in altro specchio...?”( Idem).
E' non una, ma la donna nuda.
La natura innevata o verdeggiante, il gioco
con il pallone e la fatica dell’agire umano, biblico, arcaico, moderno, contemporaneo
e tecnologico insieme, tutto converge intorno a lei e la sua nudità è candore e bellezza e perciò emblema di arte
e poesia, è libro le cui parole acquistano consistenza, poiché "l'arte (Idem).
Creatura ancestrale, mitica dea, angelo, la sua nudità è poesia, cultura
e sapere, amore, purezza e pietà, ma è ed è stata anche demone e strega, prostituta e peccato da punire, oggetto
impudico: “... Poi mi ordinò \ di salire sul tavolo fra tazze \... \ e lì
ballare....”. ( La fedele, pag. 88)
Insomma la donna è il bene e il male che c’è
nel mondo, è il mondo, è il tutto da sempre , è l’essenza motrice : Iride e Leda, o ancora ariostesca Angelica e
attuale Agelina poco importa, lei è il tutto, da sempre e non fugge in cielo come
la Clizia montaliana , di fronte alla massificazione omologante, allo sfaldarsi
dei valori, ma resta in terra perché lei non è donna- angelo, ma angelo-nudo,
essenza ispiratrice e motrice, pur nel discendere e risalire, secondo il
variare dei contesti storico-culturali, delle valutazioni delle eterogenee
essenze che in sé racchiude.
Lo stile si caratterizza per una tendenza
lirico- narrativa che si esplica anche attraverso il dialogo, consentendo al
lettore di fruire e godere, pur nell’incisiva brevità espressiva
che caratterizza la poesia, dello sviluppo logico di eventi e situazioni
che liricamente vengono proposti; la versificazione è libera, anche se non
mancano assonanze e consonanze che alimentano insieme agl’ictus la musicalità
dei versi.
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