Leggendo il corposo
saggio“Il Settimanale cattolico”di don Giorgio Zucchelli sui settimanali
cattolici edito dalla Libreria Editrice Vaticana (2014), il giornalista
per rilanciare i periodici cattolici, associati al FISC (Federazione italiana
settimanali cattolici) scriveva che rispetto ad altre testate giornalistiche,
questi possono utilizzare le notizie dei tanti missionari sparsi nel mondo, che
diventano informatori di prima mano. Pertanto questi settimanali possono avere
notizie che altri giornali non hanno.
E' una sacrosanta
verità, basta sfogliare, il mensile “Asianews”, del Pontificio
Istituto Missioni Estere, diretto da padre Bernardo Cervellera.
Ma soprattutto per conoscere tempestivamente cosa succede in Asia, basta
visitare il sito internet di Asianews.it, aggiornato giornalmente. Non
per niente padre Cervellera è stato ampiamente intervistato dai tg della
televisione, dopo il grave attentato jihadista nell'Holey Artisan Cafè,
di Dhaka nel Bangladesh, che ha causato la morte di nove
italiani.
Per quanto riguarda
il giornale cartaceo, che ricevo puntualmente ogni mese, nell'ultimo numero di
giugno-luglio 2016, si possono leggere servizi che certamente la grande stampa,
spesso ignora volutamente.
Nell'editoriale,
padre Cervellera racconta del pellegrinaggio del 24 maggio scorso, dei fedeli
cinesi al santuario della Madonna di Sheshan. Dal 2008 in
poi, nel timore di vedere radunate troppe persone unite nella stessa fede, il
governo comunista ha permesso di partecipare al pellegrinaggio soltanto alla
diocesi di Shanghai. “Il punto è che il governo cinese vede ancora il
cristianesimo (e tutte le religioni) come qualcosa di negativo, da controllare,
e non si accorge che la dimensione religiosa è parte dell'esperienza umana e
anzi, grazie ad essa si può costruire una moralità nella società che
l'ideologia non riesce a garantire”.
Nelle rubriche in
breve del mensile del Pime, apprendiamo che le città asiatiche sono le più
inquinate del pianeta. Secondo l'Oms, otto cittadini su dieci nel mondo vengono
affetti dall'inquinamento atmosferico, la maggior parte dei quali si concentra
nelle capitali del continente asiatico. Sembra che la città più inquinata sia
Peshawar, nel nord-est del Pakistan.
Nelle Filippine,
Rodrigo Duterte è il nuovo presidente.“Sarò il dittatore contro tutti gli
uomini cattivi e malvagi[...]Giudicatemi – ha detto – non dai titoli dei
quotidiani, ma alla fine del mio mandato”. Duterte è stato sindaco per 22
anni di Davao City (sud Mindanao), città che ha trasformato – scrive
Asianews – da luogo arretrato e malavitoso a 'città più sicura d'Asia'. Con
la politica del pugno di ferro, il politico ha sradicato la criminalità nel
territorio[...]”La lotta alla criminalità, dalla spaccio di droga e al
terrorismo islamico, è stata il cavallo di battaglia della sua campagna
elettorale”. Bisogna andare nelle Filippine per capire come risolvere certi
problemi delle città italiane?
Mentre in Giordania
con il denaro raccolto dal padiglione della Santa Sede in occasione
dell'Expo 2015 di Milano, è stato creato un “Giardino della
Misericordia”. Si tratta di un appezzamento di terreno, dove sono stati
piantati alberi da frutto che garantirà lavoro per alcuni cittadini in fuga
dalla guerra. Altra notizia, in Pakistan succede che un gruppo di musulmani
finanzi la costruzione di una piccola chiesa cristiana.
In India, una donna
indiana ha dato alla luce il suo primo figlio all'età di 72 anni grazie alla
fecondazione in vitro. Il dott. Pascoal Carvalho, membro della Pontificia Accademia per la vita, intervistato da
Asianews, ha detto: “La nascita di quel bambino è frutto della
globalizzazione dell'indifferenza e solleva serie questioni etiche e morali. La
professione medica si è ridotta ad una guerra lampo di marketing”. Nel servizio
viene denunciata l'abituale pratica del turismo medico in India dove facilmente
si ottengono i trattamenti in vitro o la maternità surrogata. Nel paese ci sono
più di 500 cliniche. E' una fiorente industria medico-tecnologica, oltre che
deplorevole e pericolosa, senza regole formali o preoccupazioni di carattere
legale, morale ed etico, scatena la corruzione e i raggiri.
In questo numero il
giornale del Pime presenta il testo del messaggio di Papa Francesco sulla Giornata
Missionaria Mondiale del 2016. Il Papa ci invita ad “uscire”,“come
discepoli missionari, ciascuno mettendo a servizio i propri talenti, la propria
creatività, la propria saggezza ed esperienza nel portare il messaggio della
tenerezza e della compassione di Dio all'intera famiglia umana”.
Nel Vietnam viene
denunciato un disastro ambientale da monsignor Paul Nguyen Thai Hop, che
protesta con il governo di Hanoi di non fare nulla per risolvere la grave
questione. Ogni giorno vengono riversati da un'industria taiwanese 12mila metri
cubi di liquido tossico nelle acque sotto costa. Questo causa la morte di
centinaia e migliaia di pesci e mettendo in ginocchio i pescatori delle
province centrali del Vietnam. Chi manifesta per denunciare questo crimine
viene arrestato e percorso a sangue.
Per quanto riguarda
la situazione della Siria, il vicario apostolico dei latini di Aleppo,
monsignor Georges Abou Khazen e diverse personalità della Chiesa siriana e del
Medio Oriente, tra cui monsignor Pierbattista Pizzaballa, lanciano la campagna
contro le sanzioni al popolo siriano. E' importante sostenere questa e altre
iniziative, perché le sanzioni, “finiscono per colpire solo la gente povera,
non toccano i grandi”, e soprattutto esse “non servono per far cessare
la guerra”. Quando leggo notizie sulla Siria, non posso non ricordare gli
anni 90, quando il governo siriano di Hafiz al-Assad, il padre di Bashar,
spadroneggiava tenendo in scacco il popolo cristiano libanese che combatteva
per l'indipendenza del Paese.
Dario Salvi per
Asianews propone un diario di due settimane di guerra da Aleppo. Cittadini
sotto shock, scuole e negozi chiusi, ospedali e case bombardate, universitari
costretti nei sotterranei, centinaia di morti. Intanto la Chiesa locale ha
deciso di consacrare la città al Cuore Immacolato di Maria, per “illuminare
le menti di chi semina violenze e odio”.
In Pakistan si
registra una storia di ordinaria persecuzione nei confronti dei cristiani,
Michael Masih è stato oggetto di un attentato perchè aveva difeso i cristiani.
Dalla Corea del Sud,
arriva invece una bella ed edificante notizia, due suore, Marianne e Margaret,
austriache, hanno speso una vita per curare i lebbrosi della Corea.“Non ho
mai accettato di farmi intervistare, perché non c'era nulla di speciale nella
mia vita. Non ho fatto nulla di straordinario nei miei anni sull'isola di
Sorok”. Risponde così suor Marianne Stoeger a chi le chiede come mai non
abbia accettato di farsi conoscere prima dall'opinione pubblica e perchè abbia
rifiutato onorificenze e sovvenzioni. La loro vita quotidiana, “non sarebbe
nulla senza Dio. Lui ci è sempre vicino, e lo ha dimostrato con il dolore di
Cristo sulla croce”. Conclude suor Marianne. “Lui è morto nel dolore, e
grazie a questo noi possiamo vivere con gioia la nostra vita e la nostra fede.
Se capisci che Gesù vive in ognuno di noi puoi amare ogni essere umano, non
importa quanto non ti piaccia”. Sembra di sentire Madre Teresa di Calcutta.
Per quanto riguarda
la rubrica sull'islam, Asianews intervista il patriarca caldeo Mar Louis
Raphael Sako che invita i politici irakeni ad adottare “saggezza e calma” per
dar vita a una “vera riconciliazione”, in grado di mettere fine a “questo
degrado economico, istituzionale e della sicurezza”. “Basta divisioni, serve un
progetto condiviso per la rinascita dell'Iraq”.
Pierre Balanian,
nonostante le maglie della censura e dei blocchi messi in atto dai miliziani
fondamentalisti, ci racconta cosa succede nell'inferno di Raqqa, governata
da Daesh, fra stato di emergenza, fratture interne e diserzioni.
Sembra che la condanna
a morte di un bambino musulmano siriano, di nome Muaz Hassan, di appena sette
anni, abbia aperto una breccia anche all'interno dell'Isis. “Molti si sono
chiesti come possa un bambino di sette anni pensare ad insultare l'essenza
divina o che cosa possa aver detto che sia interpretabile in tal senso”.Inoltre
pare i carcerati in mano all'Isis vengono uccisi per risparmiare denaro e
ridurre le spese, in un periodo in cui i proventi derivanti dalla vendita del
petrolio e di reperti archeologici segnano il passo.
Infine come al
solito il giornale dedica ampio spazio alla Cina. Padre Cervellera riflette sul
silenzio dei governanti cinesi sui 50 anni della Rivoluzione Culturale in
Cina e in Occidente. Il sacerdote ricorda il Grande Balzo in Avanti
del leader Mao Tze Tung, che ha portato alla morte almeno 35 milioni di
persone. All'estero molte università studiano questo periodo determinante per
la storia della Cina, mentre all'interno del Partito comunista cinese non si
permette alcun studio approfondito e alcun dibattito pubblico.
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