di Elio Giunta
Sorprende non poco questo
Bukowski palermitano, per il coraggio di provarsi con uno sperimentalismo che
oggi parrebbe non avere molto seguito; ma soprattutto per essere riuscito a
mantenere per tante pagine, con vena costante, una disinvoltura dissacratrice
del sistema narrativo oltre ogni limite. Il richiamo al Bukowski del Taccuino di un vecchio sporcaccione ci
sta tutto, solo che, ed è questo che a nostro giudizio conta, c’è una
differenza da rimarcare. Nel noto Bukowski c’è l’amarezza dissolutrice quale nella
visione morale americana rivestiva anche un senso ideologico; in Cannella c’è, solo
come fine a se stesso, il gusto ironico della strafottenza palermitana. Questa
l’impressione. Comunque, leggere questo libro e cogliere l’affiorare e
dissolversi di situazioni e figure come regolarmente costrette al chiuso del
postribolo da un io insistente a far scena, arguto e disarmante, può anche
interessare il lettore non comune, purché sia colto e paziente.
Che sia chiaro!! Elio Giunta è, per fortuna ancora, Elio Giunta… Eppure, in questa recensione ho notato un odore di stizza e superficialità di lettura… Forse perché un film di Tarkovskij ‘appare’ più consono rispetto ad una proiezione di Tarantino e/o Fassbinder, non so… Quanto è bello da leggere il Dostojevski dei libri minori oppure Malcolm Lowry in tutta la sua delirante, noiosa prosopopea… In fondo, l’aggancio è lieve, se si considera “Il diavolo in corpo” di Radiguet e affini… Un po’ come far finta che Nietzsche sia diventato pazzo per idillio filosofico e non perché andasse a puttane - sifilide inclusa… Comunque, il tutto, mi fa ricordare una dedica che Aldo Gerbino fece ad un suo monumentale libro su i lirici siciliani e non: ‘Sicilia, poesia dei mille anni’ edito da Salvatore Sciascia dove, testualmente cito, scrive: A Lia, per l’incomprensione… Beh, grazie Elio, per l’incomprensione, e per il tempo perso nella lettura, naturalmente…
RispondiEliminaP. S.
Sempre con stima, ricordando la ‘mangiata’ fatta con Te, Bàrberi Squarotti e Tommaso Romano anni fa…
Un abbraccio,
Sto arrivando… E ancora!!… con un’altra ‘stronzata’… Aspettami!!